Canone concordato domande frequenti

Cos’è un contratto di locazione a canone concordato?

È un tipo di contratto di affitto dove l’importo del canone è stabilito secondo accordi locali tra associazioni di proprietari e inquilini, al fine di mantenere i canoni di affitto competitivi rispetto al mercato libero e offre la possibilità di durate differenti in base alla tipologia di contratto.

 

Quali sono i vantaggi del contratto a canone concordato?

Principalmente sono le agevolazioni fiscali a rendere particolarmente vantaggiosi i contratti d’affitto a canone concordato. Per questa tipologia di contratti, è possibile optare per la tassazione mediante applicazione della cedolare secca del 10 per cento, che sostituisce IRPEF, addizionali, imposta di bollo o di registro.

 

Qual è la durata minima di un contratto a canone concordato?

La durata minima standard è di 3 anni, con un rinnovo automatico di altri 2 anni (contratto 3+2), nel caso di contratto transitorio è di 1 mese, nel caso di contratto per studenti è di 6 mesi.

 

Quali sono le tipologie dei contratti a canone concordato?

Le norme sulle locazioni stabiliscono TRE tipologie di contratto a canone concordato:
• contratto di locazione abitativa: non può avere durata inferiore a tre anni, alla prima scadenza si rinnova di due anni, salvo disdetta;
• contratto per studenti: ha durata da sei mesi a tre anni, è rinnovabile alla prima scadenza, salvo disdetta;
• contratto transitorio: ha durata non superiore a diciotto mesi e non è rinnovabile.
Per un contratto concordato i valori del canone vengono stabiliti a livello comunale tramite specifici accordi tra le parti sociali.

 

Qual è il ruolo delle associazioni dei proprietari e degli inquilini nei contratti a canone concordato?

Le associazioni dei proprietari e degli inquilini negoziano e stabiliscono gli accordi territoriali che definiscono i canoni di affitto, le condizioni contrattuali e le modalità di calcolo del canone concordato. Successivamente verificano con un’attestazione di conformità che il contratto sia conforme all’accordo locale di riferimento.

 

Il contratto transitorio è rinnovabile?

Il contratto di locazione transitorio può essere della durata massima di 18 mesi, e alla scadenza di tale periodo lo stesso cessa automaticamente senza possibilità di prevedere un rinnovo tacito, per tanto nel caso in cui permanga l’esigenza transitoria, sarà opportuna la stipula di un nuovo contratto.

 

Quali vantaggi offre un contratto a canone concordato per il proprietario?

Il proprietario può beneficiare di agevolazioni fiscali, come una riduzione dell’IMU e una tassazione agevolata sui redditi derivanti dall’affitto, spesso con una cedolare secca al 10%.

 

Quali vantaggi offre un contratto a canone concordato per l’inquilino?

L’inquilino paga un affitto più basso rispetto al mercato e ha una maggiore stabilità contrattuale, con durate prefissate e minori rischi di aumenti improvvisi del canone. Inoltre in base alla sua condizione reddituale può ottenere ulteriori sgravi.

 

È possibile prorogare un contratto a canone concordato?

Sì, il contratto può essere prorogato previo accordo tra le parti e nel rispetto delle condizioni previste dall’accordo territoriale. Fa eccezione il contratto transitorio che cessa automaticamente alla scadenza.

 

Cosa succede in caso di morosità dell’inquilino?

In caso di morosità, il proprietario può inviare una richiesta formale di pagamento e, se il problema persiste, avviare la procedura di sfratto.

 

Quali sono le sanzioni per chi non rispetta le clausole di un contratto a canone concordato?

Le sanzioni possono includere la risoluzione del contratto, il risarcimento dei danni e, in alcuni casi, penali pecuniarie.

 

Quali sono i requisiti per stipulare un contratto a canone concordato?

Per stipulare un contratto a canone concordato, l’immobile deve essere situato in un Comune ad alta tensione abitativa o in un Comune che abbia stipulato accordi territoriali.

Inoltre, sia il locatore che l’inquilino devono rispettare le condizioni previste dagli accordi locali.

 

Come si calcola l’adeguamento del canone in un contratto a canone concordato?

Gli adeguamenti del canone seguono le regole stabilite negli accordi territoriali.

 

Cosa succede se il locatore vuole vendere l’immobile durante la durata del contratto?

Il contratto di locazione resta valido anche se l’immobile viene venduto. Il nuovo proprietario subentra nei diritti e doveri del locatore fino alla scadenza del contratto.

 

Quali agevolazioni fiscali possono ottenere gli inquilini con un contratto a canone concordato?

Gli inquilini possono beneficiare di detrazioni fiscali sul reddito dichiarato, che variano in base alla situazione personale e al reddito complessivo, come previsto dalla legge finanziaria vigente.

 

Come si effettua la disdetta di un contratto a canone concordato?

La disdetta deve essere comunicata per iscritto, rispettando i termini di preavviso stabiliti nel contratto, che solitamente sono di 6 mesi per il locatore e di 3 mesi per l’inquilino.

 

Che cos’è il contratto transitorio?

È un contratto di affitto a breve termine, con una durata massima di 18 mesi, pensato per esigenze temporanee come trasferimenti di lavoro o altre situazioni specifiche.

 

Che cos’è il contratto per studenti universitari?

È un contratto pensato per gli studenti universitari fuori sede, con una durata che può variare da 6 a 36 mesi, spesso con condizioni specifiche legate al percorso di studi.

 

Come viene calcolato il canone concordato?

Il canone viene determinato in base a parametri stabiliti da accordi locali, che tengono conto di fattori come la zona, le dimensioni dell’immobile, le condizioni interne e i servizi disponibili.

 

Quali documenti sono necessari per stipulare un contratto a canone concordato?

Sono necessari:

  • Certificato di abitabilità dell’immobile
  • Attestato di prestazione energetica (APE)
  • Copia dell’accordo territoriale che definisce i canoni
  • Documenti di identità delle parti.

 

Chi deve registrare il contratto di locazione?

La registrazione del contratto presso l’Agenzia delle Entrate è obbligatoria e può essere effettuata sia dal proprietario che dall’inquilino, entro 30 giorni dalla data di sottoscrizione delle parti.

 

Cosa succede se il contratto a canone concordato non viene registrato?

Se il contratto non viene registrato, è considerato nullo e il proprietario può essere soggetto a sanzioni fiscali, oltre alla perdita delle agevolazioni fiscali.

 

È possibile subaffittare un immobile con contratto a canone concordato?

Il subaffitto è possibile solo se espressamente previsto e autorizzato nel contratto di locazione originale.

 

 

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